Sempre più spesso chi lavora davanti a uno schermo utilizza occhiali di protezione dalla luce blu. Tuttavia, la luce blu è presente ovunque, quindi una buona protezione è sempre necessaria per evitare danni agli occhi a lungo termine. In questo articolo, spieghiamo:
Che cos’è la luce blu?
Proteggere gli occhi è essenziale per mantenere una buona salute visiva e prevenire danni nel lungo periodo. Sappiamo che dobbiamo proteggere i nostri occhi dai dannosi raggi UV, ma cosa possiamo dire delle altre forme di luce?
Come è composta la luce
- La luce è composta da particelle elettromagnetiche che si propagano in onde di varia lunghezza e intensità
- Più corta è la lunghezza d’onda, maggiore è l’energia emessa dall’onda
- Le lunghezze d’onda si misurano in nanometri (nm) e si suddividono in raggi gamma, raggi X, raggi ultravioletti (UV), luce visibile, luce infrarossa e onde radio.
- Insieme, queste lunghezze d’onda costituiscono lo spettro elettromagnetico.
→ La luce visibile è l’unica parte dello spettro elettromagnetico percepita dall’occhio umano. Vediamo queste lunghezze d’onda, approssimativamente da 400 a 700 nm, come colori: viola, indaco, blu, verde, giallo, arancione e rosso.

Cos’è la luce blu
La luce blu, con una lunghezza d’onda che va da 380 nm a 500 nm, è una delle lunghezze d’onda più corte e ad alta energia. La luce ultravioletta (UV) viene assorbita in gran parte dalla parte anteriore dell’occhio, ma la luce blu la attraversa e raggiunge la retina.
→ Circa un terzo di tutta la luce visibile è considerata luce visibile ad alta energia (HEV) o luce blu.
La luce blu non si mette a fuoco facilmente per il suo elevato livello di energia; con le sue lunghezze d’onda corte e ad alta energia, si diffonde maggiormente all’interno dell’occhio rispetto ad altri colori, rendendo più difficile la messa a fuoco e causando affaticamento visivo.
→ È importante ricordare che la luce blu è presente ovunque, quindi siamo tutti esposti a un certo livello di luce blu durante il giorno.
La luce solare è la primaria fonte di luce blu quando siamo all’aperto, facendo apparire il cielo blu, ma ci sono molte fonti artificiali a cui possiamo essere esposti. Oltre alla luce blu naturale del sole, la luce blu artificiale viene emessa:
- dagli schermi digitali (TV, computer, smartphone e tablet)
- dalle luci a LED e fluorescenti.
Nell’ambiente di lavoro, le tecniche di illuminazione artificiale e l’esposizione agli schermi sono comuni, ma possono causare un affaticamento aggiuntivo agli occhi.

I rischi generati da un’elevata esposizione alla luce blu
La luce blu non è sempre nociva per l’essere umano. Anzi, il nostro corpo utilizza la luce blu nella sua forma naturale per regolare i cicli di sonno e veglia, noti come ritmo circadiano. La luce blu contribuisce inoltre ad aumentare la nostra attenzione, ad aumentare i tempi di reazione e a migliorare il nostro umore.
Problemi a breve termine generati da un’esposizione elevata:
- alterazione del ciclo circadiano a causa della riduzione della melatonina (l’ormone che il nostro corpo produce e utilizza per regolare il sonno)
- problemi di affaticamento degli occhi
- mal di testa e affaticamento mentale e fisico.
Problemi a lungo termine generati da un’esposizione elevata:
- danni alla retina e degenerazione maculare senile* (AMD), sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per determinare quanta luce blu, naturale o artificiale, sia eccessiva per la retina.
Inoltre, si parla sempre più spesso di affaticamento visivo digitale (Digital Eye Strain), un disturbo causato dall’uso prolungato di dispositivi digitali, come smartphone e PC, la cui sintomatologia include: secchezza oculare, visione offuscata, mal di testa e dolore cervicale. Le cause principali sono da ricondursi al tempo trascorso davanti agli schermi, postura scorretta, scarsa illuminazione, eccessiva esposizione alla luce blu.
→ l’esposizione alla luce blu è diventata una parte integrante della nostra vita moderna, ma è essenziale prendere precauzioni per proteggere la salute dei nostri occhi.
Occhiali di protezione dalla luce blu uvex CBR
Come proteggersi quindi dalla luce blu? Consigliamo di indossare occhiali protettivi che riducono la luce blu nociva nei luoghi di lavoro con presenza di schermi, così come per chi opera in ambienti con illuminazione a LED, ad esempio nell’industria leggera o in alcune piattaforme logistiche.
→ Le lenti uvex CBR filtrano la luce blu dannosa, riducendo l’affaticamento visivo e proteggendo la vista. Questi occhiali dotati di filtro luce blu offrono la protezione necessaria, sia all’aperto sotto il solo, sia negli ambienti illuminati artificialmente o davanti a uno schermo.
L’acronimo CBR sta per maggior contrasto, riduzione luce blu, visione rilassata:
C = MAGGIOR CONTRASTO
Maggior contrasto per una visione più nitida, riducendo l’affaticamento degli occhi, ideale per ambienti interni
B = RIDUZIONE LUCE BLU
La luce blu viene ridotta fino al 50% o 95% a seconda della lente, impedendo ai raggi dannosi di raggiungere l’occhio
R = VISIONE RILASSATA
La tonalità calda marrone aiuta a rilassare i muscoli intorno agli occhi. Meno fatica anche per lunghi periodi di concentrazione

Occhiali protettivi luce blu uvex CBR
Per rispondere alle diverse necessità di protezione in base al livello e alla tipologia di esposizione alla luce blu, uvex propone due diverse tipologie di lenti CBR con filtro luce blu.
CBR23
Gli occhiali con filtro uvex CBR23 che riducono la luce visibile ad alta energia (HEV) a 450 nm fino al 95% della e sono adatti per applicazioni all’aperto in condizioni di forte luminosità solare.
CBR65
Gli occhiali con filtro uvex CBR65 che riducono la luce blu fino al 50%, sono consigliati per ambienti interni illuminati a LED o per l’utilizzo davanti a uno schermo
Articolo realizzato in collaborazione con uvex








