La normativa sugli occhiali di protezione DPI, che ne regola la progettazione e la certificazione, dopo più di vent’anni ha subito un’importante trasformazione.
La storica norma EN 166:2001, riferimento per la marcatura CE e UKCA dei dispositivi di protezione oculare nell’Unione Europea e nel Regno Unito, è stata ufficialmente sostituita dalla EN ISO 16321-1:2022.
Si tratta di un aggiornamento significativo, che introduce nuovi requisiti tecnici e metodologie di prova, con l’obiettivo di uniformare gli standard di sicurezza a livello globale e garantire una maggiore protezione per tutti i lavoratori esposti a rischi oculari.
In questo articolo, parleremo di:
Quando entra in vigore e cosa succede alle vecchie certificazioni?
La EN ISO 16321-1:2022, pubblicata nel maggio 2023, sostituisce pienamente la EN 166 dall’11 novembre 2025. Da questa data, solamente i prodotti conformi ai nuovi requisiti potranno essere testati e certificati da organismi notificati. Tuttavia, i certificati EN 166 già esistenti resteranno comunque validi fino alla loro scadenza ufficiale e, in ogni caso, non oltre cinque anni dall’entrata in vigore della nuova norma:
→ gli occhiali certificati o ricertificati secondo la EN 166 fino all’11 novembre 2025 potranno essere venduti legalmente dai produttori fino al 31 ottobre 2029, con una transizione graduale, senza blocchi di mercato;
→ per i distributori, invece, non è prevista una scadenza specifica: potranno continuare a commercializzare i prodotti già certificati fino all’esaurimento delle scorte.

Perché un nuovo standard internazionale
L’obiettivo principale della normativa sugli occhiali di protezione EN ISO 16321 consiste nell’armonizzazione internazionale dei requisiti di sicurezza. A differenza della precedente EN 166, adottata prevalentemente in ambito europeo, lo standard ISO può essere applicato a livello mondiale. Questa convergenza verso un linguaggio tecnico comune consente di:
- garantire requisiti minimi universali per la protezione oculare;
- semplificare la marcatura e la comparabilità tra dispositivi di diversi mercati;
- migliorare la coerenza delle prove di sicurezza e delle metodologie di test.
Nei prossimi anni, la norma favorirà un progressivo allineamento tra produttori, organismi di certificazione e utenti finali, con standard qualitativi più elevati e una maggiore tutela della salute visiva sul lavoro.
Principali modifiche introdotte dalla EN ISO 16321-1:2022
La nuova norma comporta aggiornamenti sostanziali su più fronti: dai criteri di vestibilità alle modalità di test meccanico, fino alle marcature dei filtri ottici e all’introduzione di nuove caratteristiche opzionali.
Vestibilità e forme della testa
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda le forme della testa utilizzate nei test di conformità:
- la EN 166 considerava solamente due modelli di riferimento (medio e piccolo), con la maggior parte dei test eseguiti sulla taglia media;
- la EN ISO 16321 amplia la rappresentatività con sei diverse tipologie di forma della testa, sviluppate da un ampio studio internazionale che copre circa il 95% delle morfologie presenti nella popolazione. I test devono ora essere condotti sulla base della vestibilità e dell’area di copertura specifica di ogni modello, un passo avanti importante per il comfort e la protezione personalizzata.
→ Se un occhiale è certificato solo per la taglia M, non è prevista alcuna marcatura dedicata; viceversa, se è idoneo a più taglie, questa informazione deve comparire sul prodotto e/o sul suo imballaggio.
| Code | Description |
|---|---|
| 1-S | Small, European test head |
| 1-M** | Medium, European test head (standard) |
| 1-L | Large, European test head |
| 2-S | Small, Asian test head |
| 2-M | Medium, Asian test head |
| 2-L | Large, Asian test head |

Resistenza meccanica e zone di protezione
La resistenza all’impatto resta un requisito cardine per la sicurezza oculare. I test meccanici sono eseguiti tramite il cosiddetto test del proiettile, che misura la capacità dell’occhiale di resistere all’impatto di corpi a diverse velocità. La novità introdotta dalla norma è la definizione di zone di protezione, ovvero aree minime di copertura in funzione dell’energia d’impatto:
- C – Orbital Protection Zone (OPZ): protezione orbitale standard
- D – Extended Orbital Zone (EOZ): protezione orbitale estesa
- E – Full Face Protection Zone (FPZ): protezione dell’intero viso
→ maggiore è la velocità di impatto, più ampia deve essere la zona di protezione garantita dall’occhiale.
La resistenza meccanica per gli occhiali a mascherina (goggles) e le protezioni facciali (schermi/visiere) è ridotta rispettivamente a 80 m/s e 120 m/s, rispetto a i precedenti 120 m/s e 190 m/s).
| Marking | Description |
|---|---|
| None | Drop ball test in accordance with EN ISO 16321 (basic requirement) |
| C | Low-energy impact (45 m/s or 162 km/h) |
| D | Medium-energy impact (80 m/s or 288 km/h) |
| E | High-energy impact (120 m/s or 432 km/h) |
| HM* | High-mass impact (500 g steel projectile, drop height 1.27 m) |
| T* | Tested under extreme temperatures (-5°C/+55°C) |

Nuove marcature per i filtri delle lenti
Le funzioni protettive delle lenti restano simili, ma le marcature cambiano completamente. Ad esempio:
- la precedente 2-1.2 della lente trasparente (trasmissione ≥74,4% della luce visibile) diventa U1.2
- il test per il riconoscimento dei colori, prima indicato con C, ora diventa facoltativo e identificato con L
- viene aggiornata la marcatura per i filtri solari. Ad esempio, la vecchia marcatura 5-2,5 diventa G2
- la protezione dai raggi infrarossi viene indicata con una R aggiuntiva, mentre quella da saldatura con la W. Ad esempio: EN 171 4-1,2 diventa ISO 16321 R1.2, EN 169 5 diventa ISO 16321 W5. In entrambi i casi il riconoscimento del colore è opzionale (L). Questo aggiornamento riflette una maggiore attenzione alla qualità visiva e al comfort percettivo nelle lavorazioni intensive.
Questi cambiamenti hanno l’obiettivo di semplificare la lettura delle marcature, facilitando la comprensione delle caratteristiche ottiche da parte dell’utilizzatore.
Nuove caratteristiche opzionali
La normativa sugli occhiali di protezione introduce varie funzionalità aggiuntive, che ampliano le possibilità di configurazione e personalizzazione dei dispositivi di protezione:
| Marcatura | Caratteristica | Descrizione sintetica |
|---|---|---|
| HM | Impatto di massa elevato | Protezione contro oggetti di grandi dimensioni a velocità ridotta; ispirata allo standard americano ANSI. |
| CH | Resistenza chimica | Test con cinque sostanze (acido solforico, soda caustica, p-xilene, butanolo e n-eptano). Il protettore non deve deformarsi, perdere trasparenza o danneggiarsi. |
| 6 | Protezione contro liquidi | Certifica la capacità di impedire a flussi liquidi ad alta pressione di raggiungere gli occhi. Applicabile sia a occhiali che visiere. |
| 7 | Protezione da calore radiante | Verifica la resistenza del dispositivo al calore tipico di condizioni di incendio o esposizione termica. |
Inoltre, i dispositivi destinati all’uso in aree esplosive devono rispettare la ISO 80079-36:2016, Allegato D, che definisce i test specifici per ambienti con rischio di esplosione.
Implicazioni per produttori e utilizzatori
Per i produttori di DPI, la transizione alla nuova EN ISO 16321-1:2022 implica una revisione importante dei processi di progettazione, test e certificazione. Sarà necessario aggiornare documentazione, etichettatura e imballaggi, oltre a rieseguire le prove di conformità secondo i nuovi protocolli.
Per gli utenti finali, il cambiamento si tradurrà in una maggiore affidabilità e tracciabilità dei prodotti, con informazioni più precise sulla protezione offerta. Anche l’ergonomia complessiva migliorerà, grazie alla maggiore attenzione alla vestibilità e alla copertura reale sul viso.
L’impegno di uvex per la sicurezza visiva
In uvex, la sicurezza dell’utilizzatore è sempre al centro della progettazione. L’azienda offre un’ampia gamma di occhiali protettivi, a stanghetta, a mascherina o visiere integrali, progettati per affrontare rischi meccanici, chimici, ottici e termici.
Ogni nuovo prodotto uvex è sviluppato nel rispetto delle normative vigenti e il passaggio alla EN ISO 16321-1:2022 rappresenta un’ulteriore opportunità per rafforzare questo impegno, garantendo una protezione oculare che coniughi sicurezza, comfort e prestazioni ottiche di alto livello.
Per saperne di più, contatta i tecnici DPI di Hoffmann Group →
Articolo realizzato in collaborazione con uvex

