Sfortunatamente in Europa ogni giorno si registra almeno un incidente mortale sul lavoro dovuto a cadute dall’alto.
Le cadute sono tra le cause di morte più frequenti quando si parla d’incidenti sul lavoro. Nella gran parte dei paesi sono responsabili del 50% di tutti gli incidenti mortali sul lavoro. La maggior parte di esse avviene da un’altezza di 2-3 metri.
Le cadute dall’alto derivano da una serie di fattori qui di seguito elencati:
- formazione inadeguata degli utilizzatori e di coloro che dirigono i lavori in altezza
- pericolo di scivolamento dovuto a superfici bagnate e forti inclinazioni
- pericolo d’inciampo dovuto a superfici irregolari
- lesioni interne dovute a impatti violenti
Prima di scegliere e utilizzare i mezzi di protezione individuale anticaduta, il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi, che metta in risalto i pericoli che non possono essere esclusi né limitati dall‘adozione di contromisure tecniche od organizzative. I dispositivi anticaduta devono essere conformi alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute.
Norme:
- EN 353-1: specifica i metodi di prova e la marcatura per i dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Tra le altre cose fissa i requisiti tecnici per le linee di ancoraggio orizzontali e le soluzioni per la protezione individuale contro le cadute dall‘alto.
- EN 353-2: questa norma sancisce i metodi di prova e la marcatura per i dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Integra la norma EN 353-1, per quanto concerne la concezione di sistemi su linee verticali e altre soluzioni per la protezione individuale contro le cadute dall’alto.
- EN 354: norma che definisce i requisiti, le informazioni del produttore, i metodi di prova, la marcatura e l‘imballaggio dei cordini
- EN 355: regolamentazione in merito alla struttura tecnica degli assorbitori di energia
- EN 360: requisiti tecnici per i sistemi anticaduta a richiamo automatico. Definizione dei criteri di prova richiesti per l‘omologazione
- EN 361: questa norma definisce le caratteristiche tecniche delle imbracature per il corpo come parte integrante dei dispositivi anticaduta
- EN 362: regolamentazione dei requisiti tecnici per i connettori
- EN 795: regolamentazione dei requisiti tecnici per i punti di ancoraggio
I sistemi anticaduta sono formati da un insieme di elementi che includono almeno un‘imbracatura (mezzo di presa per il corpo) e un sottosistema di collegamento fornito di dissipatore di energia, raccordabile a un punto di ancoraggio. Prima di ogni utilizzo, l‘utente deve controllare i mezzi di protezione personale per verificare che siano integri. Questi dispositivi devono essere controllati annualmente da un tecnico qualificato e il controllo dev’essere documentato in un apposito registro.
L‘obiettivo principale per cui si utilizzano i dispositivi anticaduta è quello di limitare l‘altezza di caduta. Già da un‘altezza di caduta di 0,5 m, senza assorbitori di energia, sull‘individuo agisce un peso di caduta max. di 1,2 t. Con assorbitori di energia, il valore massimo raggiunge i 600 kg. Questo peso determina l‘intensità della forza di arresto che potrebbe ferire gravemente la persona interessata.
Il fattore di caduta corrisponde al rapporto tra l‘altezza della caduta e la lunghezza della corda. L‘intensità della forza di arresto aumenta con l‘aumentare del fattore di caduta. Il fattore di caduta dovrebbe idealmente essere ≤ 1.
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