normativa scarpe antinfortunistiche
SICUREZZA E DPI

Normativa scarpe antinfortunistiche: quali sono i requisiti delle norme EN ISO 20345, 20346 e 20347?

Le scarpe di sicurezza, le calzature di protezione e le calzature professionali sono soggette a determinati requisiti di legge stabiliti dalla normativa sulle scarpe antinfortunistiche. Essi vengono espressamente disciplinati dalla norma UNI EN ISO 20345:2011 per quanto riguarda le scarpe di sicurezza, dalla EN ISO 20346:2014 per le calzature di protezione e dalla EN ISO 20347:2012 per le calzature professionali.

La normativa sulle scarpe antinfortunistiche

normativa sulle scarpe antinfortunistiche

Per quanto riguarda le norme antinfortunistiche, il punto di partenza è la norma UNI EN ISO 20344:2012, la quale specifica i metodi di prova per le calzature progettate come dispositivi di protezione individuale. Questa norma va letta in abbinamento alle norme UNI EN ISO 20345:2011, 20346:2014 e 20347:2012, le quali stabiliscono invece i requisiti delle scarpe antinfortunistiche in funzione dei livelli specifici di rischio.

Normativa antinfortunistica UNI EN ISO 20345:2011

La norma UNI EN ISO 20345:2011, entrata in vigore il 26 gennaio 2012, specifica i requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature di sicurezza per usi generali. Essa include, tra gli altri, rischi meccanici, resistenza allo scivolamento, rischi termici e comportamento ergonomico. In altre parole, la norma definisce i requisiti della calzature identificate con la lettera S (Safety). Le scarpe che rientrano in questa categoria sono dotate di puntali che devono resistere, senza rompersi, alla caduta di un peso di 20 kg da un metro di altezza, devono cioè resistere a forze di 200 joule.

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normativa sulle scarpe antinfortunistiche

Norma UNI EN ISO 20346:2014 sulle calzature di protezione

La norma UNI EN ISO 20346:2014, entrata in vigore il 17 luglio 2014, specifica i requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature di protezione. In particolare, essa stabilisce che le calzature di protezione siano dotate di un puntale resistente a 100 joule, deve cioè resistere, senza rompersi, alla caduta di un peso di 20 kg da mezzo metro di altezza. Sono calzature simili a quelle di sicurezza, ma avendo un puntale con resistenza a 100J vengono marchiate con la lettera P (Protective). Queste scarpe antinfortunistiche, che la normativa comunque prevede, trovano un grado di diffusione sempre minore. La tecnologia permette oggi di produrre puntali performanti ma leggeri che consentono di indossare calzature comode capaci di garantire un maggior grado di protezione.

Norma UNI EN ISO 20347:2012 sulle calzature da lavoro

La norma UNI EN ISO 20347:2012, in vigore dal 5 aprile 2012, specifica i requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature da lavoro non esposte a rischi meccanici (urto o compressione). Queste calzature sono identificate con la lettera O (Occupational) e si distinguono dalle due precedenti in quanto sono prive di puntale. Le calzature da lavoro sono sempre più diffuse negli ambienti in cui la caduta di un peso dall’alto è impossibile, ma comunque gli operatori possono incorrere nei rischi di scivolamento o inciampamento.

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scarpa professionale

Normative sulle scarpe antinfortunistiche integrative

Scarpe di sicurezza per lavori di fonderia e saldatura

scarpe di sicurezza fonderia saldatura

Vi sono altre normative sulle scarpe antinfortunistiche che vale la pena richiamare. Ad esempio, la norma EN ISO 20349 integra i requisiti relativi alle scarpe di sicurezza per lavori di fonderia e saldatura previsti dalla norma EN ISO 20345. Per quanto riguarda le scarpe destinate all’impiego nelle fonderie, va testata la resistenza all’azione del metallo fuso; nelle calzature alte modello saldatore, la tomaia deve essere sottoposta a un test di resistenza al calore che prevede l’esposizione a una temperatura di contatto di 500°C per 6 secondi, al termine della quale la fodera interna non deve risultare danneggiata.

Scarpe di sicurezza antitaglio

scarpe antitaglio

I requisiti per le scarpe e gli stivali antitaglio vengono stabiliti dalla norma DIN EN ISO 17249 che prevede quattro possibili classi di protezione:

  • Classe di protezione 1 > velocità della catena 20m/s
  • Classe di protezione 2 > velocità della catena 24m/s
  • Classe di protezione 3 > velocità della catena 28m/s
  • Classe di protezione 4 > velocità della catena 32m/s

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Scarpe di sicurezza per i Vigili del Fuoco

scarpe per vigili del fuoco

I requisiti per le scarpe destinate ai Vigili del Fuoco vengono stabiliti dalla norma DIN EN 15090. Nello specifico sono previste due tipologie:

  • Modello 1: scarpe per usi esterni, generiche operazioni antincendio e incidenti boschivi. Nessuna protezione anti-perforazione, delle dita e contro i pericoli chimici.
  • Modello 2: scarpe per tutte le operazioni antincendio e di salvataggio. Con protezione antiperforazione e delle dita, ma nessuna protezione contro i pericoli chimici.

Calzature antistatiche o ESD

La protezione delle persone dalle cariche elettrostatiche viene garantita indossando apposite calzature antistatiche a norma EN ISO 20345. In questo modo è possibile proteggere componenti e apparecchi elettronici delicati da una scarica elettrica improvvisa. Per quanto riguarda la protezione dei prodotti, si richiede di indossare scarpe di sicurezza con caratteristiche ESD (Electrostatic Discharge). L’area ESD definita dalla norma EN 61340-5-1 non è altro che una delimitazione più precisa della zona antistatica delle scarpe di sicurezza.

Campi di resistenza a norma EN ISO 20345 / EN 61340

resistenza elettrica di una scarpa attraverso un materiale

Calzature di sicurezza elettroisolanti

A differenza delle calzature ESD, le scarpe di sicurezza con proprietà elettroisolanti a norma EN 50321 proteggono la persona impedendo il passaggio di corrente pericolosa attraverso il corpo tramite i piedi. In questi casi si parla anche di archi voltaici di disturbo o di guasti dovuti ad archi elettrici, che possono verificarsi inavvertitamente in dati ambienti di lavoro. In tali circostanze è necessario proteggersi indossando non solo le scarpe adatte, ma anche altri DPI.

A seconda della tensione nominale:

  • Classe elettrica 00: impianti con tensione nominale fino a 500 V AC e 750 V DC
  • Classe elettrica 0: impianti con tensione nominale fino a 1000 V AC e 1500 V DC

Queste scarpe sono indicate con la lettera I. La resistenza elettrica attraverso un materiale è superiore a 1 Gigaohm.

La marcatura prevista dalla normativa sulle scarpe antinfortunistiche

Ogni scarpa di sicurezza, calzatura di protezione o calzatura professionale certificata a norma EN ISO 20345 – 20347 deve essere provvista di un’etichetta indelebile (spesso applicata sulla linguetta) contenente le informazioni riportate qui.

marcatura - normativa sulle scarpe antinfortunistiche

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